Presentazione

Congresso internazionale cittadinanza e diritti nella società del consumo

Il progetto Jean Monnet Eucons organizza il suo I Eucons Annual Meeting, un congresso internazionale che mira ad essere un punto di incontro per studiosi di diritto costituzionale europeo dove confrontarsi e discutere su questioni di attualità della disciplina. Rispettando lo spirito del Seminario italo-spagnolo di studi costituzionali, questo congresso vuole mettere a fuoco due idee, una generica e un’altra specifica. Con la prima si vuole aprire un dialogo sui temi di maggiore interesse per la disciplina su cui si è pubblicato negli ultimi tempi, per i quali lanciamo un invito al dibattito sulle pubblicazioni. Dall’altro lato, vogliamo invece dedicare il Congresso ad un campo di grande interesse e innovazione per il diritto costituzionale contemporaneo che è l’attuale Società del consumo, che implica un ripensamento dei postulati classici della società del benessere e tocca quindi i pilastri essenziali della nostra convivenza. In questo senso, il Congresso avrà una parte più classica, con incontri plenari con relatori internazionali di primo livello e incontri che vedranno gli interventi di tutti coloro che vorranno contribuire con le proprie conoscenze e ricerche sui temi che verranno affrontati durante il Congresso. L’ultima parte del congresso sarà dedicata alla discussione delle pubblicazioni selezionate tra i loro autori e alcuni commentatori scelti con cura per il lavoro. Tutto ciò si svolgerà presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Granada il 26 e 27 ottobre 2021, preferibilmente in forma presenziale, sebbene sia previsto che si tenga in modo ibrido, tenendo sempre conto dell’evoluzione della situazione epidemiologica.

Il riconoscimento della soggettività e dell’individualità dell’essere umano è la chiave di volta della sociologia e del diritto moderni. Implica il riconoscimento della capacità dell’uomo di determinarsi, di essere diverso, di costruire la storia in modo razionale e di avere tra le mani la possibilità di cambiamento e di miglioramento. I fondamenti dello Stato moderno si collocano nell’idea di questo soggetto e nella dialettica che esso mantiene con il potere pubblico e con la comunità. Dapprima come soggetto individuale dotato di sfere di immunità contro ogni ingerenza esterna (Stato liberale), successivamente come soggetto cooperativo il cui destino è legato alla comunità ed è articolato attraverso il potere pubblico (Stato sociale). In entrambi i casi, il concetto di cittadino/a ha sintetizzato un insieme di diritti e libertà che articola il rapporto tra l’individuo e il potere pubblico. Ma il processo di globalizzazione e il processo di accelerazione delle tecnologie della comunicazione hanno trasformato in tempi record i legami tra individui e Stato, tra poteri pubblici e collettività. Il motivo è la comparsa di nuovi poteri privati, finanziari, multinazionali, tecnologici…che non sono soggetti ai confini degli Stati ed eccedono il loro territorio e la loro Legge. Questa situazione è stata rilevante nella mutazione del concetto di cittadino/a, poiché il rapporto tra cittadino e Stato è stato intaccato da nuove categorie dialettiche come creditore-debitore, prestatore di servizi-utente o produttore-consumatore.

L’Unione Europea, in quanto Comunità di diritto sovranazionale fondata su valori costituzionali, ha cercato di riequilibrare il processo di globalizzazione con l’integrazione giuridico-politica e la creazione della cittadinanza europea. Nonostante questo processo di integrazione, dinamico e graduale, sia stato più efficace nella costruzione di un mercato interno (basato sulle quattro libertà fondamentali) che nell’integrazione politico-democratica. La cittadinanza europea, dunque, nell’attuale momento di integrazione, caratterizza un soggetto dotato di diritti ma che agisce nell’ambito di un mercato fondato su principi oggettivi di non discriminazione e di libera concorrenza. Un cittadino che agisce liberamente ma all’interno del quadro predeterminato di produzione e consumo stabilito dal mercato.

In questo senso, questo I Eucons Annual Meeting mira a un dibattito accademico rigoroso e critico sulla configurazione della cittadinanza europea e il suo significato a partire dal paradigma della Società del consumo: la cultura di uomini e donne integrati nella società europea e non solo come produttori e consumatori. Un modello di cittadinanza, fondato su diritti, che dovrebbe dunque articolarsi attorno ai valori costituzionali proclamati nell’articolo 2 TUE, ma che, quando attivato negli attuali margini del processo di integrazione, trova impiego principalmente nella regolazione dei rapporti di produzione e consumo. Questa dialettica consentirà una riflessione sulla configurazione contemporanea di molteplici beni e interessi costituzionali come l’ecologia, l’uguaglianza, il lavoro, la casa, ecc. Beni il cui contenuto e la cui regolamentazione giuridica daranno origine al concetto di cittadinanza europea contemporanea.